Lorem Ipsn gravida nibh vel velit auctor aliquet.Aenean sollicitudin, lorem quis bibendum auci elit consequat ipsutis sem nibh id elit

FOLLOW ME

TWITTER GPLUS FACEBOOK BEHANCE PINTEREST

Shenzhen Biennale 2018

Curated by Janet Fong and Zehui Tang

11.05 – 29.07.2018 Luohu Art Museum, Shenzhen

Il tema della prima Biennale di Shenzhen è “Open Source”: di chiara derivazione dal mondo ipertecnologico, è in questo concetto che i curatori ritengono possa essere compresa, e declinata nelle sue sfaccettature, l’identità individuale e collettiva della città di Shenzhen. Da un lato, Shenzhen è infatti la sede high tech più grande della Cina, quartier generale di mega aziende quali Tencent e Huawei. D’altro lato, parlando metaforicamente, Shenzhen è “Open Source” in quanto storicamente è una estesissima piattaforma di scambio, economico, tecnologico, sociale: crea risorse e invita gli innovatori che lavorano in modo decentralizzato.

 

Diorama si presenta come una visione distributiva che investiga  “Open Source” nel suo “intimo”: invitando lo spettatore della Biennale di Shenzhen a partecipare in maniera più raccolta e personale, questo progetto apre a nuove possibilità interattive ed emozionali tra lo spazio, l’opera d’arte e il pubblico.

Maurizio Donzelli dichiara: “Credo che ogni tecnologia dovrebbe essere usata per migliorare la nostra relazione con gli altri. In questo senso, l’Arte è “Open Source”, dove la relazione e la conoscenza sono i due elementi base, che invitano a pensare e a condividere con gli altri”. Partendo da questa premessa, Donzelli ha progettato “Diorama” per uno spazio intimo e interno. Composto da una torre esagonale alta 2 metri, fatta di lenti prismatiche, “Diorama” segue ed esalta il suo lavoro intitolato “Mirrors”. I “Mirrors” sono realizzati con un sistema di boxes e lenti prismatiche, una tecnologia nuova che sta utilizzando da oltre 15 anni come una vera e propria tecnica pittorica, dove le lenti interagiscono con la luce e l’osservatore, così da generare una serie di piccole illusioni ottiche. Sulle pareti circostanti, sono posti alcuni “Mirrors”, che interagiscono con l’elemento principale centrale, così da accentuare l’interattività di tutto il progetto.

Il flusso di sentimenti ed emozioni derivato, che è alla base di ogni sistema comunicativo, è il cuore del sistema comunicativo e artistico di “Diorama”. In questo modo la metafora del vedere, si unisce alla metafora dell’”Open Source”, in significati profondi e di archetipo: “source”, ovvero “sorgente” e “open”, ovvero “aperta”.

 

The theme of the first Shenzhen Biennale is “Open Source”: a clear derivation from the hypertechnological world, it is through this concept that the curators believe that the individual and collective identities of the city of Shenzhen can be understood, and manifest itself in all of its different facets. On the one hand, Shenzhen is indeed China’s most high tech venue, mega companies there such as Tencent and Huawei. On the other hand, metaphorically speaking, Shenzhen is “Open Source” as it is an historically powerful trading, economic, technological and social platform.

 

Diorama appears as a distribution display that investigates “Open Source” in its “intimate” element: inviting the spectator of the Shenzhen Bienniale to a more gathered and personal participation, this project opens  the space for new emotional  interactive possibilities between the space, the artwork and the spectators.

Maurizio Donzelli says: “I believe that every technology should be aimed at improving our relationship with others. In this sense, Art is an “Open Source” where relationship and knowledge stand as its two basic elements, which invite you to think and share with others”. Starting from this premise, Donzelli projected “Diorama” for an indoor intimate space. Composed by a 2 meters (79-inch) high hexagonal tower, made of prismatic lenses, “Diorama” follows and exalts his works entitled “Mirrors”. “Mirrors” are made with a box prismatic lenses system, a recent technology that he have been using for over 15 years as a true pictorial technique, where the lens interact with the light and the observer, thus generating a series of small optical mirages. On the surrounding walls, he hang some works “Mirrors”, which interact with the main central element, thus reinforcing the interactive motive of the whole project.        

The flux of feelings and emotions arisen, which are at the  very basis of any communicative system, are indeed the central core of “Diorama” communicative and artistic system. In this way the metaphor of seeing, joins the “Open Source” metaphor, in deepest and archetypes meanings: “source” and “open”.             

Maurizio Donzelli Shenzhen Biennale 2018
Shenzhen Biennale 2018, exhibition view, Hexagonal tower, 2018, Luohu Art Museum, Shenzhen
Mirror Maurizio Donzelli
Mirror octagon #0618, 2018, mixed media in wooden box, 104x104x7,5 cm
Maurizio Donzelli Shenzhen Biennale 2018
Shenzhen Biennale 2018, exhibition view, Hexagonal tower, detail, 2018, Luohu Art Museum, Shenzhen
Maurizio Donzelli Shenzhen Biennale 2018
Shenzhen Biennale 2018, exhibition view, Hexagonal tower, detail, 2018, Luohu Art Museum, Shenzhen
Mirror Maurizio Donzelli
Mirror #1417, 2017, mixed media in wooden box, 105,5x98x7,5 cm
Maurizio Donzelli Shenzhen Biennale
Shenzhen Biennale 2018, exhibition view, Hexagonal tower, 2018, Luohu Art Museum, Shenzhen
Luohu Art Museum Shenzhen Biennale 2018
Luohu Art Museum, Shenzhen, China
Shenzhen Biennale 2018 opening
Shenzhen Biennale opening, Luohu Art Museum, Shenzhen